Capitolo 56
Camminava avanti e indietro accanto al letto, passandosi le dita tra i capelli. "Ti avevo detto di scappare. Non avevi idea di quanto pericolosa potesse essere stata quella situazione. In un attimo di spavalderia, avrei potuto perderti. Avremmo potuto perdere questa situazione", si infuriò.
"Sono un Alpha. I furfanti erano deboli e non rappresentavano una minaccia per me", gli ho contestato. "Mi hai fatto addestrare a proteggermi per settimane. Sono capace tanto quanto te".
Era la cosa sbagliata da dire. Gli occhi di Joel si illuminarono d'oro alla sfida.
"Lo pensi davvero, amico?" chiese minacciosamente. "Sei arrogante; essere forte non ti rende invincibile. Tu e il tuo lupo dovete imparare il vostro posto."
"Devo imparare il mio posto?!" gli ringhiai. Sapevo che Joel era di un'altra epoca, ma quel genere di discorsi mi faceva infuriare. "Portami in palestra e lascia che ti mostri esattamente dov'è il mio posto", lo minacciai. Mi alzai in piedi con i pugni chiusi, un po' di sparring sarebbe stato divertente.