Capitolo 139
"Sì, ma è la mia Padrona da ridicolizzare, non la tua." Nonostante le battute, Conrad gli sorrise come se stesse guardando un figlio perduto da tempo. Si diresse alla scrivania e prese una pergamena sigillata da un cassetto laterale. "Sai, ti stavo preparando per la grandezza. Tra qualche anno o un decennio, una volta che ti avessimo trasformato nella giusta direzione, ti avrei dato questo e sarei andato silenziosamente nell'ombra per goderti la pensione." Emise un profondo sospiro. "Tanto per i sogni piacevoli. Da quando Ashley ti ha portato qui, hai imparato a giocare ai giochi politici e militari. Sai quando combattere apertamente, sai quando nasconderti nell'ombra e, cosa più importante, sai quando un rivale o una minaccia devono essere affrontati."
"Sì, beh, finire col sedere imbrattato sul pavimento di una cattedrale avrà questo effetto."
"In effetti," disse Conrad, tornando verso di lui e porgendogli la pergamena. "Ecco perché penso che tu sia la persona più adatta ad avere questo."