Capitolo 40
Sono solo sul sedile posteriore della berlina nera che mi porta a cena a casa di mio padre.
Alzo lo sguardo verso la villa di pietra grigia e faccio una smorfia, non vedo l'ora. So che probabilmente dovrebbe esserci una certa curiosità in me, un certo desiderio di saperne di più sulla mia famiglia e sulla mia eredità. Ma onestamente? Lorenzo Alden non si sente per niente come mio padre. Quello, per me, sarà sempre David.
Kent mandò con me due guardie e ordinò loro di restare sempre al mio fianco. Per protezione, presumibilmente, ma anche, credo, per essere gli occhi e le orecchie di Kent durante l'incontro. Alden è il suo alleato, ma penso che anche il termine “alleato” in questo mondo sotterraneo contenga una tenue diffidenza incorporata.
Avevo implorato David di venire con me, ma anche Kent negò. A quanto pare Alden mi voleva tutta per sé. Grande. Ero già abbastanza imbarazzante, ora devo affrontarlo da solo? Sarebbe stato sicuramente un disastro.
Le guardie escono dalla parte anteriore dell'auto dopo aver parcheggiato e vengono ad aprire la mia portiera. Esco e sospiro, desiderando di essere altrove. Le scuderie, preferibilmente, per conoscere Heathcliff.