Capitolo 78 - Massimo
"Cazzo." borbottò Massimo nel momento in cui Alice si chinò su di lui, appena un minuto dopo che lui era riuscito a mettersi comodo sul letto.
Accidenti, gli sarebbe piaciuto se il suo corpo potesse rispondere a seconda di come si sentiva. Poi l'avrebbe portata a letto tra le braccia e si sarebbe mosso su di lei, finché non avesse cancellato dalla sua mente i ricordi di quell'uomo senza volto che sembrava ancora perseguitarla, persino in un momento come quello.
Ma quando Alice lo baciò in quel modo, piena di passione e urgenza, con le sue bellissime, enormi tette che oscillavano ovunque, Massimo non riuscì a pensare ad altro che a liberarla da quel maledetto vestito che ancora gli nascondeva parte del suo corpo. Non riusciva a ricordare l'ultima volta che si era sentito così eccitato, e, a essere onesti, forse mai. Quella donna accese in lui qualcosa che era difficile da spiegare, ma era sicuro di una cosa. Alice aveva ragione a temere che questo avrebbe complicato le cose tra loro.