Capitolo 181 - Massimo
La prima sensazione di Massimo fu che qualcuno gli avesse colpito la testa con una mazza da baseball. La schiena gli doleva come se la carne gli fosse stata tagliata a metà e tutto il suo corpo era debole e rigido. Perfino le palpebre erano pesanti come se fossero di piombo, ma, poiché sembrava essere l'unica parte del suo corpo che aveva ancora la forza di controllare, Massimo si sforzò di aprire gli occhi, grugnendo leggermente mentre una luce intensa gli trafiggeva la vista, costringendolo a chiuderla di nuovo.
Cazzo, perché si sentiva una merda del genere? E, soprattutto, perché aveva la netta impressione che non fosse la prima volta che attraversava una cosa del genere? Quando era stata l'ultima volta che il suo corpo era stato completamente sconfitto in quel modo? I ricordi confusi nella sua mente dicevano che aveva a che fare con il dolore, il sangue e il forte rumore di un'ambulanza che gli perforava le orecchie... Ma, in quel momento, riusciva solo a sentire l'odore dell'alcol, qualcosa di nauseante che sembrava essere una medicina e il suono basso di qualcuno che mormorava...
"Massimo?" quella voce dolce lo chiamò per nome, facendolo sentire subito un po' meglio "Massimo, mi senti?" continuò a chiamare, mentre una mano morbida cominciò ad accarezzargli i capelli, finché la mente di Massimo finalmente riuscì a funzionare correttamente e a realizzare chi c'era lì,