Capitolo 109 - Alice
"Che cazzo..." grugnì Massimo, tenendosi la testa stretta, come se stesse per esplodere "Perché... Perché non ricordo niente di tutto questo, ma, allo stesso tempo... Tu... Tu indossavi un maglione bianco.." mormorò, sotto shock "Ricordo di aver pensato per tutto il tempo a quanto eri bella con quello addosso, mentre eravamo soli in cucina. Poi ho sognato che te lo prendevo, ma..." il suo sguardo cadde sulle sue mani "No. Non era un sogno... Quando mi sono svegliato il giorno dopo... In quella stanza... Sentivo il tuo profumo, ma... Ho pensato.." strinse i denti, fissandola con puro risentimento "Perché sei scappata? Perché mi hai lasciato svegliare da solo e pensare che non fosse successo niente?!"
"Non sapevo più cosa fare. Sembrava che tutto ciò che mi restava era scappare e fingere di averti appena trovato ubriaco di notte e di averti mostrato una stanza in cui dormire. Questo è quello che ho detto a tuo padre, così poteva dirti che non c'era nessun altro in quella stanza tranne te." Alice ricordò, non avendo il coraggio di affrontarlo mentre parlava "Ero una codarda e pensavo di poter nascondere quello che era successo. Che questo potesse rimanere nella mia memoria e non avrebbe ostacolato la tua vita..."
"Pensi che questa sia una scusa per qualcosa?!"