Capitolo 408
Proserpina
Lei sbatté le palpebre e poi lentamente procedette a obbedirgli. La leggera pancia gonfia avrebbe dovuto farlo fermare, ma la consapevolezza di essere responsabile dello stato in cui si trovava, lui era l'unico ad avere il controllo sul corpo delizioso davanti a lui, lo faceva solo gemere di desiderio.
Era un pervertito, un vecchio sporcaccione, come lo descriveva quando lo prendeva in giro, ma a lui non importava.