Capitolo 185
Lucio
Fu lo stesso per tutto il lungo e silenzioso viaggio verso il club. Era consapevole di lei con ogni poro del suo corpo, il suo cazzo a mezz'asta, dolorante e duro nei suoi pantaloni immacolati. Cercò di concentrarsi sui messaggi che arrivavano sui suoi telefoni, cercò di leggere le sue e-mail, ma la sua presenza seducente, i suoi lunghi capelli con la fragranza di vaniglia che lo sfiorava mentre si muoveva, facevano sobbalzare il suo staff per l'eccitazione.
Era consapevole che lo stava facendo deliberatamente, i suoi piccoli sorrisi maliziosi con le fossette, la bocca piena con le labbra carnose che luccicavano mentre si ritoccava il rossetto, il modo in cui gli era caduta accidentalmente addosso quando l'auto aveva sbandato bruscamente, i suoi seni pieni premuti contro il suo braccio, il suo bel viso rivolto verso di lui in segno di scuse...
Sì, stava giocando con lui. Ma stava giocando con il fuoco, un fuoco incandescente, pensò cupamente, serrando la mascella mentre la guardava accigliato.
All'improvviso, in un impeto di passione, le afferrò i lunghi capelli, costringendola a sollevare il collo verso di lui, e abbassando la testa, la baciò, schiacciandole brutalmente la bocca ridente, la sua lingua dentro di lei che la costringeva ad accettarlo. Le morse forte il labbro inferiore prima di lasciarla andare, soddisfatto del suo stato spettinato. Il modo senza fiato in cui lei si sedette sulle guance tinte di rosa per l'imbarazzo e l'eccitazione gli fece desiderare di chiedere agli uomini di fermare la macchina in modo da poter soddisfare il suo desiderio, la sua ardente lussuria.