Capitolo 228 228
Spalancò la porta e la trovò seduta sui gradini del portico. Si fermò sorpreso, sbattendo lentamente le palpebre. Si aspettava che fosse a chilometri di distanza e invece non aveva lasciato la zona.
"Dovresti riposare", disse piano, senza voltarsi a guardarlo. "Domani devi andare. Devo drogarti di nuovo?"
Lui ringhiò forte prima di spostarsi per sedersi con cautela sul gradino accanto a lei. "Pensavo che ormai avresti capito che non mi piace essere costretto a fare cose contro la mia volontà."
"A volte un uomo ha bisogno di una piccola spinta nella giusta direzione. Può essere testardo e ostinato e non sempre sa cosa è meglio per lui." La sua testa si inclinò di lato e lui si ritrovò a fissare i suoi occhi e il loro anomalo bagliore rosso che appariva più forte alla luce del sole del mattino.
"Cosa significa: i tuoi occhi?"