Capitolo 55 55
Ringhiò affamato. Aveva già deliberatamente lasciato che il suo controllo scivolasse via. Ora la sua metà intelligente stava discutendo con la bestia. Lei gli apparteneva. Il destino aveva dettato questo dal giorno in cui erano nati. Lei lo aveva portato lì. Era stata lei a iniziare a scoparlo. Lui poteva sentire la sua bocca calda e umida scivolare su e giù per il suo membro. Le sue mani che giocavano con il suo nodo. Doveva sapere cosa stava facendo. Mack spinse via Celia da lui e la afferrò per la vita prima che potesse allontanarsi.
"Cosa credi di fare?" strillò mentre lui la costringeva a mettersi carponi.
Che sensazione si prova, fu la risposta gutturale nella sua mente.
Celia non riuscì a trattenere il gemito di pura beatitudine che le uscì dalla bocca mentre lui spingeva il suo enorme membro nel suo calore umido. La riempì completamente e poi spinse anche il nodo dentro. Stava ansimando per lo sforzo di cercare di allontanarsi da lui. Allo stesso tempo la sua bestia le stava urlando di stare ferma. "Ahh," gridò senza fiato mentre lui riusciva a prenderla completamente su di sé. Rimasero entrambi immobili in ginocchio sul suo letto, con la mente vuota e sentendo solo l'estasi di essere uniti.
La voce di Mack era quasi arrabbiata nella sua mente. Dimmi di fermarmi ora e me ne andrò. Non voleva finire accusato di averla violentata la mattina dopo.