Capitolo 216 216
Rayne si chiese cosa sarebbe successo una volta rimasti soli. La composizione emotiva dei genitori riuniti era tutt'altro che amichevole. Poteva capirlo perché erano spaventati per i loro piccoli. Capire era una cosa, ma farsi squarciare la gola era un'altra. Il suo sguardo acuto stava valutando ogni possibile via di fuga mentre Loretta chiudeva la porta ai bambini.
"Cosa sei?" chiese Rafe con voce bassa e ostile non appena la porta si chiuse.
Lo fissò per un lungo momento e poi prese una decisione che non avrebbe mai pensato di prendere. Decise di fidarsi dell'uomo furioso di fronte a lei.
"Non lo so", ammise piano. "Tutto quello che so è che qualcuno mi ha chiamato Rayne e che sono una gatta selvatica di tipo leopardo o giaguaro. Non sono nemmeno sicura di quale, perché entrambe possono riprodurre una pantera nera ed è quello che diventa il mio gatto quando mi trasformo. Sono viva da oltre tremila anni e in tutto questo tempo non ho mai incontrato un altro essere come me. Finché non sono arrivata qui."
La fissarono sorpresi, un po' dell'animosità svanì nel silenzio attonito, ma solo per un momento.