Capitolo 11
Nina
Enzo non sembrò riconoscermi subito, con la mia uniforme e i miei capelli tirati indietro. Entrò e si sedette al bancone mentre versavo il caffè per un altro cliente, che per poco non rovesciai sul tavolo per lo shock.
Le mie mani tremavano mentre mi avvicinavo al bancone. Mi stava seguendo o era solo una coincidenza? Ora, più che mai, mi pentivo di aver dormito con lui. Perché deve insistere a giocare con i miei sentimenti in questo modo? Non poteva semplicemente passare alla ragazza successiva?
Andai dietro il bancone e gli voltai subito le spalle, fingendo di armeggiare con la macchina del caffè.
" Ciao, Nina."