Capitolo 264
Era stato così stranamente e inequivocabilmente ovvio che la scena era stata messa in scena.
Avevo dato un'occhiata più attenta e scrutatrice e avevo notato il lavoro scadente e amatoriale che era stato fatto. L'attenzione ai dettagli era ridicola nella migliore delle ipotesi, insultante nella peggiore.
Ancora oggi, ricordo come il drappeggio apparentemente trascurato del ridicolo vestito e della lingerie fosse sembrato intenzionale a uno sguardo più attento, come se fosse stato sistemato da qualcuno che non aveva idea di cosa fosse il disordine naturale. Perfino le scarpe, sparse con noncuranza, erano di taglie diverse e colori simili, un errore da principiante nel mettere in scena un'infedeltà.