Capitolo 206 Michea (Parte 2)
"Elise?" La sua voce si incrinò, come se gli avessero rubato tutta l'aria dai polmoni.
"Stai bene?" mormorò, avvicinandosi ancora di più a lui per accarezzargli il viso, le sue mani erano morbide come le ricordava "Hai avuto un incubo? Stavi parlando nel sonno, ma non riuscivo a capire..."
"Elise?! Sei davvero tu?" Micah si alzò di soprassalto, ma riuscì solo a sentirsi ancora più confuso quando si rese conto di essere sdraiato su un letto, nella stanza giovanile di Elise, con la stessa carta da parati lilla e una delle pareti ricoperta di spartiti, accanto al suo pianoforte a coda. A pochi metri dal letto c'era il balcone, con le porte a vetri socchiuse, dove era solito intrufolarsi nella sua stanza dopo essersi arrampicato sul grande albero imperatrice che era proprio lì accanto.