Capitolo 155 - Alice
"Perdonarti?" Kendra strinse i denti e, con sua sorpresa, Alice vide rabbia e dolore genuini nella sua espressione, qualcosa di così intenso che, se le circostanze fossero state diverse, le avrebbe sicuramente fatto provare pietà per quella donna "È tutto? Mi sminuisci, fotti con tutta la mia vita e, solo perché vuoi morire in pace, vuoi costringermi a perdonare anche te?" ride piena di amarezza "Beh, non so nemmeno perché sono sorpresa. È come hai detto. Non hai mai imparato a smettere di essere egoista, figuriamoci a chiedere perdono."
"Mi dispiace, Kendra. Mi dispiace davvero." Lucas grugnì, come se avesse un peso sulle spalle "Ma il fatto che io abbia capito di essere responsabile del fatto che tu fossi diventato così non cambia le cose che hai fatto. Mentre ero cieco e pensavo di fare del mio meglio per te esplorando il tuo potenziale e dandoti ogni possibile opportunità di eccellere, tu hai iniziato a diventare sempre più ribelle e problematico. Più il tuo comportamento peggiorava, più non avevo altra scelta che peggiorare le punizioni che dovevo darti. Non potevi capirlo, ma tutto quello che ho fatto è stato cercare di impedirti di rovinarti la vita..."
"Stai zitto!" esplose finalmente Kendra, il suo urlo era abbastanza forte da essere sentito da tutto l'ospedale, probabilmente "Non osare aprire bocca e dire che è colpa mia per tutto quello che è successo, quando eri tu quello che mi ha rovinato la vita!" Si avvicinò alla barella, con il dito puntato nella sua direzione "Pensi che non ricordi che sei stato tu a portarmi via mia madre?! Perfino io, che all'epoca avevo 4 anni, sapevo che non era sicuro per lei avere un altro bambino, dopo quello che la meningite che aveva contratto mentre lavorava aveva fatto alla sua salute. Ma cosa hai fatto? L'hai ottenuto parlandole di quanto sarebbe stato meraviglioso se voi due aveste provato ad avere il ragazzo che sognavi come tuo erede."