Capitolo 58
Il giorno dopo mi ritrovai davanti alla casa di Tori, con lo stomaco in subbuglio. Anche se sembrava che mi avesse perdonato, sapevo di aver creato una frattura tra noi. Sapevo che le mie ragioni per andarmene erano giustificabili, ma non potevo cancellare il dolore che avevo causato in mia assenza. Proprio come avevo il diritto di andarmene, lei aveva il diritto di essere arrabbiata.
Ieri sera, mentre mi infilavo a letto con Alec e Kade, entrambi hanno promesso di supportarmi indipendentemente da ciò che avrei detto a Tori. Dopo aver chiesto il mio permesso, Alec e Kade hanno affidato le informazioni ai loro Beta, chiedendo se avrebbero tirato fuori qualche informazione sui lupi bianchi. Ecco dove si trovavano Alec e Kade oggi, ad aiutare i loro Beta a saperne di più su di me e su ciò di cui potrei essere capace. Sapevamo tutti che era rischioso dire a Tori tutta la verità, ma volevo fidarmi di lei. Volevo fare quel passo in più per lei.
Mentre aspettavo che Tori arrivasse alla porta, ogni secondo che passava faceva crescere il nodo allo stomaco. Ho stretto i denti e sono rimasta ferma, resistendo al codardo impulso di fuggire. Non sarei scappata, non più. Mi sono ricordata che questo mondo non era nuovo, era sempre stato lì, nascosto proprio sotto il mio naso. Nonostante i miei sentimenti codardi, sapevo di appartenere a quel posto. Potevo sentire come il mio cuore cantava in questo branco, quanto mi sentissi a mio agio in questa città e con queste persone. Un giorno, mi ricordai, queste persone sarebbero diventate mie.
Tori aprì la porta d'ingresso con un sorriso ironico, la sorpresa che le brillava negli occhi. Invece di cercare le sue emozioni, le lasciai travolgere. Sorpresa, sospetto e una dolce nota di felicità. Stava diventando più facile per me sentire le emozioni degli altri, ora che avevo imparato a non forzare la mia capacità.
“ Entra pure.” mormorò Tori, tenendomi aperta la porta. “Vuoi qualcosa da bere? La mamma ha preparato del tè dolce.”