Capitolo 50
Alec e io guidammo per un'ora fino all'aeroporto in un silenzio confortevole. Mi diede un sacco di tempo per rimuginare sulla mia ansia. Non solo ero scappata da Alec e Kade, ma avevo lasciato Tori. Una parte di me sperava disperatamente che mi perdonasse, ma non l'avrei biasimata se non ci fosse riuscita. Dopotutto, non aveva fatto altro che supportarmi, e io me ne ero comunque andata.
Alec e Kade sembravano capire le mie ragioni per andarmene, anche se il dolore risuonava ancora nella loro mente. Speravo che anche Tori capisse. Era una riunione che aspettavo e temevo allo stesso tempo. Non avevo pensato molto a Garrett e a come si sarebbe sentito per la mia partenza, né mi importava.
Aveva fatto tutto completamente nel modo sbagliato. Dall'usarmi per la mia futura posizione, al darmi la notizia che non ero umana. Fin dall'inizio, non era mai stato una figura paterna nella mia vita. Non aveva mai voluto vedermi, solo me per come ero. Voleva la mia versione lupo mannaro, la versione in cui mi facevo avanti e prendevo il controllo del suo branco. Non potevo... non sarei tornata a quella, a essere controllata e usata.
" Se voglio tornare, ho una condizione." Mi schiarii la gola.
La testa di Alec si voltò di scatto, i suoi occhi cercarono i miei. Avevo la sua completa attenzione, cosa che avrei apprezzato se non fosse stato per il fatto che stava guidando lungo l'autostrada. Lo sguardo intenso nei suoi occhi mi fece sussultare lo stomaco. Non avevo mai catturato la piena attenzione di qualcuno prima, rendendo tutto il resto inutile.