Capitolo 46 in grado
Zibellino
Tutto il mio corpo si irrigidisce, rispecchiando le posture dei tre uomini intorno a me. Le mie dita sono ancora premute sul petto, dove posso percepire la magia dentro di me. Prima che il rumore provenisse dall'esterno, la mia magia era leggera e svolazzante, come una farfalla nel mio petto. Ora, mentre l'adrenalina mi scorre a razzo, la sensazione di svolazzare si è trasformata in un turbinio denso e vorticoso. Sono sorpresa che i segni neri non siano visibili sulla mia pelle, anche se sono grata che non siano comparsi, dato che a quanto pare non ho alcun controllo su di essi.
Rimango bloccato mentre un altro fruscio proveniente dal cortile si infiltra nella cabina, seguito da un piccolo lamento.