Capitolo 20 Sable
Zibellino
Per la settimana successiva, noi quattro trascorriamo quasi ogni momento di veglia insieme, abbandonandoci a una comoda routine. Dopo quella prima sera in cui Archer ha dovuto tirarmi fuori dal mio flashback alimentato dal panico, tutti e tre gli uomini mi trattano con gentile compassione, persino Trystan, a cui dubito che una tale empatia venga facile.
E grazie alla loro consapevolezza non ho più avuto un attacco di panico.
Inoltre, esattamente come mi aveva promesso Ridge, mi lasciano sola la notte a dormire nel letto da sola, mentre loro si rannicchiano in forma di lupo sul pavimento del soggiorno. Sono così grata per la loro attenzione ai miei sentimenti, ma non posso fare a meno del senso di colpa che mi stringe il petto. Il pavimento non è neanche lontanamente comodo e caldo come il letto e, a essere onesta, quando ci diciamo buonanotte, sento un vuoto che mi accompagna per tutta la notte e non si riempie finché non mi sveglio con i suoni e gli odori di loro che preparano la colazione ogni mattina.
Qualcosa dentro di me sembra intrappolato. Chiuso e disperato nel tentativo di raggiungere e toccare questi tre uomini.