Capitolo 130 Sable
Zibellino
Sono in piedi con il viso rivolto verso il sole del primo mattino che splende sulla foresta che costeggia il confine settentrionale delle terre dell'East Pack.
Da qualche parte lì vicino, appollaiate sugli alberi, diverse cinciallegre fischiano tra loro e poi svolazzano intorno come minuscoli fili di luce, mentre più in profondità nella foresta, sento un branco di cervi che passa silenziosamente, tutti consapevoli che un paio di centinaia di predatori giacciono addormentati appena oltre la loro protezione boschiva. La scena dovrebbe essere idilliaca. Dovrei essere al settimo cielo in questo momento. Sono innamorata di quattro uomini bellissimi, con una casa da chiamare mia e questa gloriosa mattina tutt'intorno a me. Il cielo è in fiamme, un'aurora di rosa e oro viene lentamente scacciata via mentre l'azzurro chiaro li raggiunge. I miei sensi da mutaforma affinati mi permettono di annusare tutto, sentire tutto, persino sentire il calore del sole sulla pelle con più intensità, sentire la brezza fresca dalle montagne come la carezza di un amante. Forse se potessi inciampare nella vita indossando occhiali color rosa, sarei in un posto migliore in questo momento.