Capitolo 93
Più vicino
ALEJANDRO Ammetto che ero al settimo cielo quando ho sentito quelle parole da lei, sentendo le sue mani morbide e sottili avvolgermi. Stava fottutamente mia e, nonostante si rifiutasse di tornare a casa e fosse irremovibile nel continuare questo viaggio, non riuscivo a rimanere infastidito da lei.
Era forte e non aveva bisogno che la soffocassi come avevano fatto suo padre e suo fratello per tutta la sua fottuta vita.
Era una regina, con o senza di me, e sì, ero preoccupato per lei, ma sarei stato lì con lei. Non lascerò che a lei o al nostro cucciolo succeda niente.
Sì, era ancora difficile da capire, ma ero sicuro di provarci, cazzo. Ci eravamo fatti la doccia, mangiato ed eravamo di nuovo in viaggio. Kiara era più silenziosa, ma spesso la vedevo mettere la mano sulla pancia, sorridendo appena.