Capitolo 29 Una fitta di dolore
ALESSANDRO
Le sue palpebre si chiusero e sentii un barlume di preoccupazione attraversarmi. Avevo lottato per trattenermi dal devastarla completamente... Ma non avevo mai provato quel tipo di fame prima... Sì, a volte mi veniva voglia di uccidere e lo facevo... Ma non quando facevo sesso... Abbassai lentamente le sue gambe, grugnendo mentre mi spremevo fuori da lei, sibilando leggermente. Cazzo, era stretta.
Era stata perfetta, oltre la fottuta perfezione... Dopo averla assaggiata, mi sentii come se mi fossi perso qualcosa per tutta la vita... Anche il suo sapore... Mi aveva fatto impazzire e non ero riuscito a trattenermi.