Capitolo 42
Emoria
Mentre mangio la mia cena, rifletto se mi sto lasciando trasportare dai sentimenti che sto sviluppando per Kane. Ho sentito di donne che sono diventate ossessionate dai loro rapitori in passato, ma non sembra che lui sia il mio rapitore. Al contrario, per molti versi, sembra che sia il mio salvatore.
Mi siedo al tavolo nella piccola sala da pranzo, mangiando una gallina da selvaggina ben preparata, oltre a diversi contorni, e mi chiedo se è quello che mangeranno anche stasera in sala da pranzo o se è stato preparato appositamente per me. Ieri sera non ho mangiato quasi niente perché ero così nervoso, ma stasera sto praticamente ingoiando tutto il mio pasto. Sono contento di vedere che ho anche una fetta di torta al cioccolato. Forse è più facile per me mangiare senza calici di sangue sparsi ovunque.
Helga e Nellie sono nella stanza, ma penso che le loro pulizie siano più che altro per tenermi compagnia. Si aggirano in giro, spolverando le cose, spostando oggetti da un punto all'altro, senza fare davvero nulla. Probabilmente dovrei dire loro che possono andare, ma non trovo ancora le parole perché sto pensando di fare a Nellie una domanda a cui penso che potrebbe sapere la risposta dato che conosce Kane da così tanto tempo.
Ma allo stesso tempo sono nervoso nel chiederglielo perché non voglio che lei sappia come mi sento...