Capitolo 48
Emoria
Mi sveglio dolorante in posti che non ho mai sentito prima, e mi ci vuole un momento per ricordare il perché. Cerco di non girarmi nemmeno per il dolore muscolare che sento nel mio nucleo. Sbattendo le palpebre contro il sole che filtra da tra le fessure delle tende, sento un dolore che si irradia dalla mia fronte, dove il giorno prima mi ero schiantata contro Rainer, attraverso il mio cranio, e fuoriesce dall'altro lato. Ma quel dolore non è niente in confronto a quello che sento nel mio cuore.
Un gemito mi sfugge dalle labbra quando noto che riesco ancora a sentire il suo odore sul letto . Riesco ancora a sentirlo su di me. Spingo la testa sotto i cuscini, chiedendomi che ore sono ma allo stesso tempo non me ne frega niente. Voglio tornare a dormire e svegliarmi tre giorni fa, quando avevo ancora un po' di controllo sulla mia vita. Voglio ricordare tutto questo così posso evitare di fare gli stessi errori due volte. Voglio prendere Lola e scappare di casa, ma quando mio padre mi dice che andremo a trovare il Re Vampiro per discutere del suo bottino di guerra, non del debito che gli spetta di diritto, bada bene, voglio dire a mio padre di no, che non verrò mai a Castle Graystone, che non voglio mai incontrare Re Kane Alexander e che non voglio mai provare gli alti e bassi del desiderio, della lussuria e dell'amore che ho sperimentato da quando il mio mondo è stato capovolto.
Con la faccia sepolta tra le lenzuola, mi rendo conto che niente di tutto questo è vero, ma è tutto vero, allo stesso tempo. Il modo in cui mi fa sentire Kane, come riesce a guardarmi in modo tale che il mio corpo prende vita in modi che non avrei mai saputo esistessero, come riesce a toccarmi e a darmi fuoco, voglio davvero tornare a un tempo in cui non sapevo nemmeno che quelle cose fossero possibili? Sarebbe meglio non aver mai sperimentato cose del genere piuttosto che trovarmi dove sono ora, con il cuore spezzato in due e il corpo dolorante sia per il suo tocco sia per la sua perdita?
Dopo circa mezz'ora di riflessione, mi tiro giù dal letto e mi dirigo in bagno, vedendo ancora deboli tracce di sangue quando mi asciugo. Faccio una doccia, sperando di sciacquarlo via, ma anche se l'odore si dissipasse completamente, non sarei in grado di riportare il mio corpo a come era prima che mi toccasse.