Capitolo 16
Nina
Lo spogliatoio era completamente al buio. Avevamo perso la corrente? Non osavo muovermi per paura di urtare accidentalmente Enzo e dargli un'idea sbagliata. Lui era ancora sospeso su di me, la mano sull'armadietto sopra di me e il suo corpo muscoloso che mi proteggeva. Mentirei se dicessi che non ho fantasticato di approfittare del buio e baciarlo, lasciando che le sue mani callose mi passassero su tutto il corpo e mi fottessero contro l'armadietto...
Ma prima che tutto questo potesse accadere, una luce si accese alla fine della fila di armadietti. Solo una luce, che illuminava come un riflettore dal soffitto. Enzo si allontanò rapidamente da me.
Si udì un rumore di passi trascinati nell'oscurità, poi qualcuno entrò nella luce.
Era Justin.