Capitolo 266
Enzo
Quella notte non dormii quasi per niente. Anche mentre tenevo Nina in braccio, sentendola dormire pacificamente tra le mie braccia, non riuscivo a rilassarmi nemmeno per un momento. La mia mente correva senza sosta su cosa sarebbe successo; cosa avrei fatto una volta tornata nel regno dei lupi mannari? Non potevo semplicemente entrare nella villa del Re Alfa, ma sapevo che l'unico modo per scoprire cosa era successo a mio padre era andarci in un modo o nell'altro. Ma se Selena mi avesse trovato, ero certa che avrebbe fatto qualcosa di orribile e vendicativo per costringermi a restare. Mi faceva quasi male pensare alla prospettiva di diventare il suo compagno.
Fu un sollievo sapere che le due sorelle avrebbero condiviso lo stesso compagno predestinato, il che spiegava perché il mio legame con Nina fosse così forte, ma anche il lupo di Nina era scomparso da quando Selena l'aveva messa in quella strana prigione. Non riuscivo a percepire l'odore di Nina e Fio non riusciva a percepire affatto il suo lupo. Non solo, ma aveva perso completamente i suoi poteri e non riusciva nemmeno a guarire se stessa. Sapevo che l'affermazione di James secondo cui il proiettile d'argento aveva ucciso il suo lupo era molto probabilmente una bugia, dato che non era niente di cui avessi mai sentito parlare prima, ma non riuscivo a scrollarmi di dosso la sensazione che Selena avesse fatto qualcosa per far andare via il lupo di Nina, così che non avrei avuto altra scelta che marchiare Selena alla fine. Se fossi riuscita in qualche modo a salvare mio padre, avrei anche dovuto assicurarmi di farlo in modo tale che Nina avrebbe riavuto il suo lupo quando tutto fosse finito. Ci doveva essere una specie di incantesimo su di lei, ma gli incantesimi potevano essere spezzati. O almeno, speravo che potessero.
Mentre le ore passavano e il sole iniziava lentamente a sorgere sulle montagne, finalmente non riuscii più a dormire. Facendo attenzione a non svegliare Nina, scesi silenziosamente dal letto e andai sotto la doccia per cercare almeno di rilassarmi un po' e godermi un po' di comfort nel caso in cui fosse successo qualcosa di brutto. Tuttavia, nemmeno l'acqua bollente riusciva ad alleviare la mia ansia.
Quando sono uscito dalla doccia, Nina era sveglia e seduta sul letto con un'espressione un po' spaventata sul viso.