Capitolo 267
"Enzo," gemette, conficcando le unghie nella carne della mia schiena mentre mi spingevo dentro di lei, con gli occhi che roteavano per il piacere, "ti amo."
"Ti amo anch'io, Nina," sussurrai. Mi chinai per succhiare la morbida pelle del suo collo, assaporando la sensazione di lei avvolta intorno a me e la sensazione delle sue unghie che mi conficcavano nella schiena. Desideravo solo di poter restare così per sempre. Di poter vivere dentro di lei.
Poi le infilai le braccia sotto la schiena arcuata e la tirai su, sollevandole la maglietta sopra la testa così da poter vedere la sua vita sottile e il suo seno prosperoso. Si tenne stretta al mio collo mentre ci muovevamo insieme, contorcendosi contro di me finché non fummo entrambi sull'orlo.
Alla fine, non riuscii più a trattenermi. "Vieni con me", sussurrai, scopandola più forte e più profondamente mentre sentivo il mio cazzo iniziare a gonfiarsi.
Ci siamo incontrati. La guardavo intensamente mentre venivo dentro di lei, lasciando che l'immagine del suo viso, con gli occhi rovesciati e le labbra dischiuse, si sciogliesse nel mio cervello.