Capitolo 39
*Cahir*
Avrei dovuto unirmi a lei nel bagno, aiutarla a lavarsi la schiena e forse anche il davanti. Santo cielo, mi avrebbe messo in un pasticcio eccitante costante. Come poteva un corpo essere così perfetto? Perché la dea l'ha favorita così tanto con un corpo che mi ha fatto ansimare per un quarto round in due ore?
"Autocontrollo, Cahir!", sbottai contro me stessa. Ci volle tutta la mia forza di volontà per trattenermi dal saltare giù dal letto e unirmi a lei nella doccia. Il rumore della doccia che scorreva mi chiamò per nome e quasi risposi.
Solo immaginarla nuda sotto quel getto d'acqua mi faceva ansimare, poi ho visto rosso per un secondo, immaginando l'acqua che le scivolava sulla pelle mentre lottavo per mantenere il controllo.
Avevo sentito dire che le prime settimane di accoppiamento potevano essere intense, con la necessità di accoppiarsi a ogni ora e l'impulso possessivo di nascondere la propria compagna, ma non pensavo che sarebbe stato vero fino a questo punto. Non volevo mai più uscire da quel letto. Tutto ciò che volevo era rintanarmi dentro di lei per sempre. Quel pensiero mi fece ingoiare - duramente.