Capitolo 28
Continuò con colpi lenti che quasi mi fecero impazzire di desiderio. Si tirò fuori completamente e poi spinse di nuovo dentro così lentamente che piansi. Poi iniziò ad aumentare la velocità. A ogni colpo, aumentò il ritmo finché non mi sbatteva addosso, le sue mani mi tenevano le gambe mentre mi piegava quasi a metà.
"Sei mia." Ho sentito il ringhio dal mio mondo di beatitudine celeste. Erano quasi soffocati dai miei canti di estasi. "Sei mia!" Mi ha accarezzato con una vendetta come se il mio silenzio lo frustrasse.
"Tuo." Gemetti-singhiozzai, ma lui continuò a ripetere le parole. Mi lasciò andare le gambe e si abbassò sul letto, sostenendo parte del suo peso con l'avambraccio mentre crollava contro di me, con il viso sepolto nel mio collo.