Capitolo 183
Sia io che Jerome lanciamo un piccolo grido di sorpresa mentre lo colpiamo di corpo. Indietreggio di qualche passo, muovendo leggermente le braccia per ritrovare l'equilibrio. Jerome è lì, per fortuna, e mi prende per le spalle e mi tiene fermo.
" Bene, signorina Fay", dice, la sua voce poco più di un sussurro mentre guarda verso la porta dell'ufficio. "E dov'eri ieri sera?"
" Da nessuna parte", dico, compiaciuta, scostandomi i capelli dalle spalle e raccogliendo la mia dignità mentre trovo il mio equilibrio. Jerome mi lascia, incrociando compiaciuto le braccia sul petto mentre mi sorride. “Stavo solo... prendendo una penna. Dall'ufficio."
" Fay", dice Jerome, il suo volto si apre in un sorriso malvagio. "Se pensi che non sappia di chi è la camera da letto attraverso la libreria in quell'ufficio..."
" Che cosa!" sibilo, abbassando la faccia. "Tutti conoscono i segreti di casa sua tranne me!?" Jerome si limita a ridere, scuotendo la testa. «Allora, come stava, Fay? Dai. Muoio dalla voglia di saperlo."