Capitolo 223 Condominio a Milano
Qualcosa di selvaggio irrompe in me mentre il cazzo di Kent mi colpisce in fondo alla gola, una parte di me che non sono sicuro di sapere fosse qui, e all'improvviso lo voglio più profondamente che può - voglio soffocare con questo cazzo - io Voglio sentirlo venire nella mia bocca, voglio sentirlo scivolare giù per la gola – e quando realizzo questo di me stesso, del modo in cui voglio essere scopato, gemo mentre lo prendo più profondamente che posso.
Ed è semplicemente... è troppo per Kent. Allora un rumore esce da questa gola, qualcosa come un urlo o un ruggito mentre stringe la mano tra i capelli dietro la mia testa. Kent perde il controllo di se stesso in quel momento e lancia i fianchi in avanti, affondando il suo cazzo pulsante in profondità nella mia gola – più in profondità di quanto pensassi potesse andare -
I miei occhi si spalancano mentre Kent mi tiene ferma la testa, i suoi fianchi pulsano una volta, e poi Lo sento venire – lo sento riempirmi la gola calda e densa , lo sento continuare a venire mentre tira fuori un po', riversandosi ora nella mia bocca. E all'inizio rimango scioccato, i miei occhi si spalancano per il suo sapore aspro e amaro - conati di vomito in risposta all'improvviso getto contro la mia gola -
Ma poi quella cosa selvaggia in me prende di nuovo il sopravvento e gemo anch'io, amandolo, chiudendo gli occhi, amandone la sensazione, desiderandone di più mentre mi allungo per afferrargli i fianchi, tirando indietro Kent in modo che affondi di nuovo nell'acqua. in fondo alla mia gola mentre il suo orgasmo pulsa attraverso il suo corpo, mentre mi batte altre due volte in profondità nella mia bocca prima di indietreggiare di un passo, e la sua mano finalmente si stacca dai miei capelli.
Kent avvolge di nuovo la mano attorno alla base del suo cazzo mentre lo estrae dalla mia bocca, mentre respiro profondamente, aprendo gli occhi e chiudendo le labbra mentre ingoio il suo sperma. E poi, mentre mi guarda, alzo la mano destra per asciugarmi la bocca con il lato della mano, dove un po' è scappato e comincia a gocciolarmi lungo il mento.