Capitolo 43
Allora ricado sui cuscini, mentre le lacrime mi scendono lungo le guance. So che non è colpa mia, ero solo un ragazzino, ma mi sento assolutamente marcio. Devo avergli spezzato il cuore in un milione di pezzi.
La mia porta si apre di nuovo e vedo la testa scura di Daniel spuntare dentro. "Fay?" chiede, esitante. “Sei già a casa? Posso entrare?"
"Certo," dico, asciugandomi gli occhi.
"Stai bene?" chiede chiudendo la porta e venendo a sedersi accanto a me sul letto. Annuisco, tirando su col naso e sforzandomi di trattenermi.
"Sì, stavo solo...guardando vecchie foto," dico, indicando l'album. Daniel lo prende e lo sfoglia. "Oh wow," dice, guardando tra me e la donna sulla pagina. "Fay, ti assomiglia proprio."