Capitolo 184
Mi preparo un piccolo espresso prima di salire le scale perché, se devo alzarmi alle 4:30 del mattino, almeno avrò caffeina. E poi le ore passano più velocemente di quanto pensassi. Faccio la doccia, mi sistemo i capelli e mi metto i vestiti che mi vengono consegnati puntualmente alle sei. Guardo con curiosità il vestito a fiori bianco e blu e il bel paio di sandali marroni con il cinturino che Kent ha scelto per me oggi, un po' deluso dal fatto che non si tratti di vestiti da equitazione. Di certo non mi manderà nelle stalle, ma dove diavolo andrò con tutto questo?
Sono pronto per iniziare la giornata poco prima delle 6:30, quindi prendo i miei telefoni – entrambi – e sfoglio i messaggi di Janeen, Daniel e Ivan. Quelli di Janeen sono i più allegri, solo piccoli aggiornamenti sulla sua vita e le foto della casa sulla riva. Sono un po' geloso quando li vedo, vorrei essere lì con lei e spero di andarmene presto.
Quelli di Ivan… li sto solo sfogliando, non volendo affrontare i sentimenti che suscitano in me. In ogni caso non c'è niente di grosso lì – solo saluti casuali e domande se sto bene. Li chiudo velocemente, non volendo rispondere. Non adesso, almeno.
I testi di Daniel, però... faccio una piccola smorfia quando li vedo tutti e cinquantotto. Iniziano in modo abbastanza casuale, ma alla fine vedo che sta dando di matto, ansioso di sapere dove sono ma poi anche... beh, un po' cattivo quando capisce che sono con suo padre invece che con lui . Sospiro, rimettendo il telefono sulla scrivania e chiedendomi cosa diavolo farò a riguardo.
Ma poi il piccolo orologio in fondo al corridoio suona un piccolo rintocco, come sempre alla mezz'ora, e io scendo le scale, pronto ad incontrare il mio destino.