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Indice

  1. Capitolo 151
  2. Capitolo 152
  3. Capitolo 153
  4. Capitolo 154
  5. Capitolo 155
  6. Capitolo 156
  7. Capitolo 157
  8. Capitolo 158
  9. Capitolo 159
  10. Capitolo 160
  11. Capitolo 161
  12. Capitolo 162
  13. Capitolo 163
  14. Capitolo 164
  15. Capitolo 165
  16. Capitolo 166
  17. Capitolo 167
  18. Capitolo 168
  19. Capitolo 169
  20. Capitolo 170
  21. Capitolo 171
  22. Capitolo 172
  23. Capitolo 173
  24. Capitolo 174
  25. Capitolo 175
  26. Capitolo 176
  27. Capitolo 177
  28. Capitolo 178 Proserpina
  29. Capitolo 179
  30. Capitolo 180
  31. Capitolo 181
  32. Capitolo 182
  33. Capitolo 183
  34. Capitolo 184
  35. Capitolo 185
  36. Capitolo 186
  37. Capitolo 187
  38. Capitolo 188
  39. Capitolo 189
  40. Capitolo 190
  41. Capitolo 191
  42. Capitolo 192
  43. Capitolo 193
  44. Capitolo 194
  45. Capitolo 195
  46. Capitolo 196
  47. Capitolo 197
  48. Capitolo 198
  49. Capitolo 199
  50. Capitolo 200

Capitolo 345

Lucio

Proserpina si era svegliata di nuovo all'alba e si era precipitata in bagno. Lui si era svegliato subito e sentendola vomitare violentemente, si era alzato, seguendola in bagno. Lei si era alzata, barcollando e poi appoggiata al muro, con il viso pallido e lividi viola sotto gli occhi. Senza dire una parola, l'aveva aiutata a lavarsi e a lavarsi i denti perché lei aveva insistito e poi l'aveva aiutata a tornare a letto. In piedi su di lei, con il viso teso per la preoccupazione, l'aveva guardata sorseggiare una tazza di tè leggero che Beatrice aveva portato subito su al suo richiamo. Aveva anche iniettato un sedativo, sempre su istruzioni di Lucien.

Proserpina si era addormentata subito dopo tra le sue braccia, tenendo le sue braccia muscolose al petto. Lui aveva sentito la sua virilità gonfiarsi e sapeva che voleva prenderla ma non così, non quando era così vulnerabile ed esausta, mentalmente e fisicamente dopo la sua ordalia. Dopo molti momenti di angoscia, si era accontentato di infilare il suo duro membro tra le guance del suo culo rotondo. Lei aveva mormorato una leggera protesta, ma lui l'aveva accarezzata, i seni pieni con i capezzoli sodi e si era assicurato che non si svegliasse. La sensazione del suo corpo morbido e caldo che cullava la sua virilità lo aveva tenuto sazio per un po'; ma si era alzato lentamente, attento a non disturbarla ed era andato in bagno a pugni il suo grosso cazzo, incapace di trattenersi. Gemendo, rimase fermo per un po' mentre pensava alla sua donna, gentile, amorevole e così fiduciosa; Cole, il bastardo in ogni senso della parola l'aveva ferita, facendo rivivere i ricordi del suo trauma per mano di Dmitri e Oleg.

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