Capitolo 11
Il suo sguardo ardente non si staccò dal mio mentre gesticolava verso un sedile su cui mi lasciai cadere con gli occhi che cercavano di evitare i suoi. Artemide ululava di gioia, stordito dall'eccitazione, ma mi trattenni dal leggere un significato nelle sue azioni. Imparai presto che non potevo rimanere deluso se non mi aspettavo nulla.
" Non hai sentito Beta Jabari?" ansimò Artemide, interrompendo per un attimo il suo balletto per parlare con me. "Ci ha chiamati Luna". Poiché Beta Jabari non parlava a nome del principe Valens, non capii il suo punto di vista.
" Come ti chiami?" chiese con voce chiara e autorevole. Non sentii nulla nella sua voce e mi aspettavo di sentire disgusto, persino rabbia.