Capitolo 30 Il paziente nella stanza 13
KIARA
Non avrei pianto per il mio errore. Se lui vuole comportarsi come se la notte scorsa non fosse accaduta, allora farò lo stesso. Mi sono fatto strada oltre i campi di allenamento, i miei occhi osservavano il regime di allenamento che si stava svolgendo in quel momento. Era brutale, potevo vedere che non esisteva niente come trattenersi. Era come la sopravvivenza del più adatto. Ho sentito dei passi silenziosi dietro di me e mi sono fermato.
"Greg." dissi, riconoscendo il suo odore.
"Buongiorno." Rispose. Sospirai dentro di me.
"Sto andando all'ospedale. Non c'è bisogno che mi seguiate, qui sono al sicuro."