Capitolo 90
*Cavolo*
Il nostro attacco iniziale era stato una nebbia fantasma che si era insinuata nell'oscurità, cogliendo completamente di sorpresa Re Pietro e le sue truppe. Ci eravamo infilati tra gli alberi con la copertura della notte e ci eravamo scagliati su di loro prima ancora che si accorgessero della nostra presenza.
Personalmente avevo eliminato quindici dei suoi guerrieri, avanzando lungo la linea, eliminandone uno dopo l'altro prima che potessero emettere un suono o usare la loro telepatia per comunicare la minaccia l'uno all'altro. Ora, tornato all'accampamento, avevo avuto il tempo di rifletterci sopra mentre il sole era salito nel cielo e ci eravamo staccati dai nostri nemici per un po' per riorganizzarci.
Il primo era lì in piedi, in una posizione modesta e annoiata, probabilmente in attesa di ordini. Ero arrivato da dietro di lui, gli avevo afferrato la testa e l'avevo girata finché non si era staccata. Si era accasciato sul suolo della foresta, con le ginocchia che affondavano nell'erba coperta di rugiada mentre gli gettavo la testa in un cespuglio vicino e mi spostavo sul successivo.
Si era girata per vedermi appena in tempo, i suoi occhi azzurri si erano spalancati mentre considerava quale tattica adottare per difendersi, ma era troppo tardi. Ero già alla sua giugulare prima ancora che potesse alzare le mani.