Capitolo 118
" Bene," sussurra Jackson, quasi tra sé, "credo che non avremo più bisogno di uscire per cercare di parlare con qualche uccello."
" A meno che non vogliamo che si sciolgano", dico, afferrando il coltello dal piatto e sporgendomi in avanti per frugare nel bicchiere.
C'è un breve momento di silenzio prima che Jackson scoppi a ridere, ma prima che io capisca cosa c'è di così divertente, gli altri quattro ragazzi nella stanza si fermano sul bordo del mio letto, fissando la pozzanghera vitrea che pochi secondi prima era una biglia.
" Che cazzo sta succedendo qui?" chiede Ben, guardando tra il marmo, me e Jackson. "Che tipo di compiti strani sono questi?"
" Seriamente", dice Luca, incrociando le braccia e aggrottando la fronte. "Voi ragazzi tenetevi per mano per un'ora e poi..." scuote la testa, sconcertato, "Voglio dire, non ho nemmeno una conclusione per quella frase. Cosa sta succedendo qui?"