Capitolo 39
Anche se non mi sono nemmeno preoccupato, tutti si sono alzati per fermarlo, ma Christian si è voltato e ha scosso la testa. "Non interferire."
"Quindi è questo quello che farai?" Gio ridacchiò, ma sorprendentemente non lo respinse. "Sì, voglio che tu ti renda conto di quanto sei debole, anche se vuoi, non puoi mai toccarmi e lo sai, sii intelligente e scusati!"
"Christian, parliamone." iniziò Francesca. "Così tanto da dire, e ancora non ho ancora sentito delle maledette scuse!" - urlò facendo sussultare sua madre. Ciò che mi era sempre sembrato strano era il modo in cui Lucio lasciava che ognuno facesse le sue cose mentre lui si sedeva a guardare. Era comprensibile che non volesse scegliere una parte piuttosto che un'altra, ma arrivare al punto di lasciare combattere i suoi figli?
"Che senso avrebbe scusarsi se le scuse sono false?" Gio sputò in faccia a Christian che lo teneva ancora premuto contro il muro. "Si tratta del fatto che manchi di rispetto a me e a mio figlio che sarà anche al di sopra di te e dei tuoi figli, è per il tuo bene."
"Mamma, ti scuserai con Serena e chiamerai ogni singola famiglia per spiegare che è stato tutto un grande malinteso." Christian si voltò. Sapevo che pensava di aiutarmi, ma questo mi faceva sentire ancora più a disagio.