Capitolo 26
Non potevo negare di sentirmi una principessa mentre attraversavo il vialetto e mi dirigevo verso la soglia. Con la coda dell'occhio ho visto il furgone del trasloco e le scatole che avevo imballato mentre venivano scaricate e portate all'interno.
Una donna anziana agitò la mano per l'eccitazione e aprì le braccia. Non avevo la minima idea di chi fosse, ma sembrava amichevole, quindi le ho sorriso e ho ricambiato l'abbraccio.
“ Tu devi essere Serena, io sono Emmanuella ed è così bello conoscerti finalmente. " Lei sorrise e guardò il mio stomaco. "Facciamo sistemarti!"
Nel momento stesso in cui entrammo in casa e mi ritrovai in un corridoio più grande del mio appartamento precedente, rimasi a bocca aperta. In un certo senso vivere in piccolo tende ad essere un po' più accogliente. Per qualche ragione vivere alla grande mi faceva sentire osservato. "Scusa, chi sei?" Ho chiesto alla donna e ho cercato di sembrare il più gentile possibile.
Per fortuna lei invece mi ha sorriso e non ha avuto problemi a rispondere alla mia domanda. "Io lavoro qui." Disse e collegò la sua mano con la mia. "Vieni, ti faccio fare un giro."