Capitolo 115
EllaLe lacrime scorrono sul volto di Sinclair mentre rivive la morte della madre, e io faccio del mio meglio per non scoppiare in singhiozzi. Il mio cuore soffre per il bambino che era una volta, e per il peso che ovviamente porta ancora oggi. Ascoltando questa storia, capisco che la sua ultima conversazione con la madre è rimasta davvero con lui nel corso degli anni, plasmandolo nell'uomo che ho davanti adesso.
" In seguito ho capito che aveva fatto uscire Roger da casa, solo per rendermi conto che io non c'ero."
Sinclair continua, asciugandosi gli occhi. "È tornata di corsa a prendermi, anche se le guardie hanno cercato di fermarla." Sinclair racconta, "Quindi vedi, ecco perché Roger mi ha sempre incolpato... non aveva torto. Se l'avessi ascoltata la prima volta, se fossi uscito quando me l'aveva detto, ora sarebbe ancora viva."
" Ma Pancake non lo farebbe." Gli ricordo con voce roca. Gli angoli della sua bocca si sollevano, "Sono passati quasi trent'anni, tesoro. Pancake è scomparso da tempo."
"Sai cosa intendo" lo rimprovero. "E tua madre ha capito perché stavi facendo esattamente quello che lei stava cercando di insegnarti: proteggere chi è più vulnerabile di te."