Capitolo 134
Mi precipito fuori dalla stanza. Mentre scendo le scale che portano al secondo piano, la mia mente non è concentrata su altro che sulla sicurezza della mia stanza. il mio letto, la mia porta chiusa -
Ma mentre giro sul pianerottolo del secondo piano, mi sbatte contro qualcuno che sale i gradini del primo livello della casa. "Whoa!", dice la persona, ansimando per la sorpresa e forse un po' di dolore. "Che cosa -"
Frenetico, lavoro per spingermi oltre, non sentendo e non vedendo nulla oltre le lacrime nei miei occhi che scorrono lungo le mie guance. Sono un po' selvaggio adesso, come un coniglio che fa di tutto per tornare nel mio labirinto - devo solo entrare, dove posso stare da solo -
"Fay," dice la voce, preoccupata e severa. Mi afferra per le spalle e io sussulto, alzando lo sguardo, scioccato nel vedere la faccia di Kent -
Ma no, una faccia come quella di Kent, ma più morbida. più giovane - Daniele.