Capitolo 297
Proserpina
Erano solo circa le sette di sera.
Lucien aveva chiamato per dire che avrebbe potuto fare tardi. Ma aveva aggiunto che avrebbe portato Schwartz a cena. Non era certo una sorpresa. James Schwartz viveva praticamente a casa nostra, non che mi importasse. Avevamo una stanza per lui al primo piano, sempre arieggiata e pronta per lui. Claude lo adorava e lo ascoltava, seduto per ore, appollaiato sulle sue ginocchia, mentre Schwartz faceva facce buffe e intratteneva i bambini.