Capitolo 256
Lucio
Più tardi la cullò tra le sue braccia, tenendola al suo petto mentre giaceva, esausta e ansimante, il suo bel corpo logorato dal suo feroce possesso di lei. Il suo cazzo si sollevò di nuovo, voleva prenderla, per tutto il giorno, se poteva, ma non era possibile. Lei sollevò il viso e lui si chinò per baciarla. Lei gemette, lui le aveva morso il labbro ed era paffuto e rosso. Ma la vista dei segni che aveva lasciato sui suoi seni pieni, i capezzoli sodi ancora eretti e supplicanti di più mentre li guardava lascivamente, tutto ciò gli fece desiderare di placare di nuovo la sua lussuria su di lei. E dopotutto, era venuta da lui, non era vero? pensò che la sua passione stava crescendo di nuovo.
Con un grugnito, la fece rotolare a pancia in giù e lei gemette perché sapeva che l'avrebbe presa di nuovo, questa volta, da dietro. Lui le fece scivolare la mano sui seni, impastandole e ruotandole i capezzoli mentre lei miagolava di desiderio, mentre la preparava per il suo assalto, giocando con il suo clitoride e stuzzicandola.