Capitolo 35
"In cosa posso aiutarti?" chiesi mentre mi sedevo di fronte a lui. Invece di rispondere, girò intorno alla scrivania e seppellì il viso nel mio collo. Il suo respiro mi solleticava la pelle finché non si bloccò. Sapevo senza ombra di dubbio che aveva fiutato Lucien su di me dal modo in cui si bloccò e si ritrasse lentamente. Tornò al suo posto senza dire una parola, la rabbia che gli usciva dalla pelle e riempiva la stanza.
"Lucien era il mio migliore amico", iniziai a dire quando si immerse nel suo lavoro.
"Non mi interessa." Le sue parole tranquille erano poco più che ringhi.
"Lo fai. Sei gelosa di lui." Ho contestato, cosa che non avrei dovuto fare.
Mi alzai di scatto dalla sedia quando, con un gesto della mano, gli oggetti sulla sua scrivania crollarono a terra. L'inchiostro si sparse rapidamente sullo schermo del suo sistema mentre giaceva a terra.