Capitolo 33
"Quale dolore?" chiese Valente, ma l'oracolo non fece altro che piangere, mentre le lacrime le rigavano il viso sempre più velocemente.
Sentivo di sapere di cosa stava parlando, ma più piangeva, più dubitavo di aver capito quella donna.
Ero stata all'inferno e tornata a Redville. C'erano giorni in cui non facevo altro che piangere dall'inizio alla fine della giornata. Ero rimasta senza cibo per giorni, ero stata distrutta in ogni modo in cui una persona può esserlo. Mentalmente ed emotivamente, ero stata traumatizzata. C'erano poche ragioni per vivere e non avevo trovato alcun uso per la mia vita. In molti giorni, volevo andarmene.
Era una storia triste, che parlava della mia debolezza. Avevo perso ogni briciolo di forza nel corso degli anni. La ribellione adolescenziale era svanita in me, la curiosità infantile era morta presto nella mia vita.
Se lui sapesse tutto questo di me, se sapesse che la mia debolezza va oltre quella fisica, come la prenderebbe?