Capitolo 246 246
Dayton si sedette dritto, ogni nervo del suo corpo improvvisamente eccitato. C'era qualcosa di sbagliato nella sua voce. Le parole sembravano giuste, ma c'era un accenno di definitività nella sua ultima affermazione che si insinuò nel suo cervello e lo mise in stato di allerta in un batter d'occhio.
"Cosa c'è che non va?" chiese, il cuore che gli batteva forte mentre la preoccupazione cominciava a invaderlo. "Sono via solo da pochi giorni. In che tipo di guai potresti cacciarti in così poco tempo?" Era una domanda stupida. Stava parlando con Rayne. Era imprevedibile anche nei momenti migliori.
"È tempo per me di andare avanti", rispose dopo una breve pausa. "Non so quando tornerò da queste parti o se ci tornerò. Sono solo contenta di averti visto andare avanti con la tua vita, Day. Non posso dirti quanta gioia mi dà sapere che starai bene senza di me che ti ronzio addosso ogni cinque minuti".
Lui emise un grido soffocato, incapace di trattenersi. Non poteva andarsene per sempre. Non Rayne. Lei era sempre stata lì per lui, anche se lui non l'avesse voluto. Deve essere successo qualcosa di veramente brutto.
"Non puoi!" Lui sbottò quelle parole, anche se sapeva che non c'era niente che potesse fare per fermarla. Lei andava e veniva come voleva, lo aveva sempre fatto e lo avrebbe sempre fatto.