Capitolo 233 233
"Allora, dove sono questi tuoi ragazzi?" chiese, cedendo al suo bisogno di estrarre la sua donna dall'abbraccio del fratello e tenerla possessivamente al suo fianco. Sentì il suo leggero sospiro di esasperazione, anche se lei rise leggermente della sua stupidità. Non poteva farci niente. Semplicemente non gli piaceva vederla tra le braccia di nessun altro, nemmeno se erano quelle di Rafe.
"Lacey non li perderà di vista", rise Rafe. "Giuro che passeranno i primi anni della loro vita pensando che il mondo intero sia costituito dalla nostra camera da letto". Il suo tono era leggero e provocatorio, con un pizzico di iperprotettività. Caleb era sicuro che non fosse solo Lacey a non avere fretta di perdere di vista i loro figli.
Seguì Rhianna e Rafe al piano di sopra, fermandosi per un momento al primo piano per fissare una delle porte delle camere da letto con un'espressione leggermente perplessa sul viso. Pensò di poter sentire un odore diverso, ma era debole e impossibile da afferrare. Scuotendo leggermente la testa, inspirò di nuovo e qualsiasi cosa avesse sentito era sparita. Continuò a salire per incontrare i suoi nuovi nipoti.
Rayne sentì il cuore battere forte e dolorosamente nel petto mentre osservava il maestoso vampiro continuare a salire le scale. Aveva appena lasciato la sua stanza quando era arrivata la sorella di Rafe e qualcosa nella minuta rossa l'aveva messa in agitazione. Per un brevissimo momento aveva pensato di conoscere l'altra donna, ma non l'aveva mai vista prima.
L'aveva turbata abbastanza da farsi ombra, ma anche allora non si era sentita completamente al sicuro. Si era mimetizzata in una nicchia buia e aveva sbirciato fuori nervosamente mentre Rafe salutava la sua famiglia. Quando il vampiro maschio si era fermato a pochi metri da lei, aveva trattenuto il respiro mentre lui annusava l'aria. Era sicura che avrebbe girato la testa abbastanza da vederla, positiva che avrebbe potuto vedere attraverso le sue capacità di ombra come Gard.