Capitolo 221 221
Freya sentì un lupo ululare e alzò lo sguardo dai documenti sparsi sul tavolo davanti a lei. Il suono era selvaggio, pieno di rabbia. Raccontava di una morte imminente. La sua assoluta cattiveria la fece sorridere prima di abbassare di nuovo lo sguardo sui documenti davanti a lei.
L'ululato successivo fu di tale agonia che si mosse prima ancora di rendersi conto di cosa stava facendo, così, in piedi sul portico del rifugio di legno ben nascosto in alto sulle montagne, circondato da alberi. Nors aveva costruito quel posto quasi mille anni prima. Avevano vissuto lì insieme per alcuni secoli prima che lui se ne stancasse e tornasse a vivere in città.
Aveva sempre apprezzato quel periodo, quanto fosse stata vicina a suo fratello, solo loro due contenti della reciproca compagnia. Era probabilmente per questo che aveva mantenuto il ritiro molto tempo dopo che Nors si era persino dimenticato che esistesse.
Sapeva che c'era qualcosa di patetico nel modo in cui aveva mantenuto il posto quasi uguale a come era allora. Le uniche vere aggiunte che aveva fatto erano state un bagno moderno e un ammodernamento della cucina. Non mangiava, ma nella sua mente c'era sempre il pensiero che un giorno avrebbe potuto vendere il posto e se un uomo o un umano l'avessero comprato avrebbero voluto una cucina come si deve.
Il rifugio era stato tutto per lei, tanto tempo fa. Un luogo di felicità, un luogo sicuro. Era stato istintivo venire lì, ritirarsi nell'ultimo posto in cui ricordava di aver mai provato vera felicità. E ora c'era un animale là fuori che si intrometteva nella sua privacy, un animale ferito, a quanto pareva.