Capitolo 149 149
Trey scosse la testa. "Questa volta i federali non ce la fanno. Il meglio che sappiamo al momento è lo stesso di prima. Credono di avere una pista. Sembrano che stiano sistematicamente analizzando i suoi ultimi giorni di libertà. Hanno interrogato tutti i suoi amici e parenti. Sono passati a piccole associazioni, compagni di classe, colleghi. Hanno coinvolto tutti i membri dello staff del giornale dove lavora e hanno cercato di scovare i suoi contatti. Hanno ripercorso i suoi passi come meglio hanno potuto e hanno distrutto ogni edificio in cui ha messo piede. Da quello che possiamo dire, sono tornati a mani vuote. Almeno lo immaginiamo, perché stanno ancora cercando".
Natalie sapeva che stavano parlando di lei. Chi altri poteva essere? Il giornale, pensò con fastidio, nessuno prende mai sul serio il giornalismo marginale. Forse non dovrei neanche io. Proprio quando stava iniziando a pensare che il suo cervello l'avesse abbandonata, pezzi di informazioni iniziarono a incastrarsi nella sua mente. Da come parlavano, non dovevano essere in nessun ramo del governo. Be', duh, Natalie, pensò tra sé, non mi avrebbero fatto uscire da lì se lo fossero stati. Per non parlare della parola "licantropo" ripetuta più volte. Ma se la gente sta ancora cercando i miei nastri, allora forse non sono pazza. "Non farlo," sussurrò a se stessa. "Nel momento in cui ricominci a parlare da pazza, torni nella camicia di forza." Natalie si avvolse le braccia intorno a sé in modo protettivo e si rannicchiò sulla sedia.
Una mano improvvisa sulla sua spalla la fece sobbalzare. "Non ti metterò una camicia di forza."
Natalie non si era accorta che Mira si era allontanata dalla porta. Si era richiusa e Trey se n'era andato.
"Voglio che tu sappia che moltissime vite dipendono dall'ottenimento delle informazioni che hai su quei nastri. È più importante di quanto tu creda ."